۱۳۸۹ آذر ۱۸, پنجشنبه

سکینه محمدی آشتیانی آزاد شد


براساس گزارشات رسیده روز چهارشنبه سکینه محمدی آشتیانی و فرزندش سجاد و وکیلش هوتن کیان و دو خبرنگار آلمانی آزاد شدند. خبرگزارش رویتر با پخش این خبر اعلام کرد که سکینه و سجاد در اسکو به خانه خود برگشته و زندگی جدیدی را شروع کرده اند.
نجات سکینه از سنگسار و اعدام تنها و تنها محصول مبارزات و نبرد بی امان جنبش جهانی علیه اعدام و سنگسار است. آزادی سکینه یعنی پیروزی این جنبش. یعنی پیروزی قدرت متحد جهانی انسانیت. یعنی مردم دنیا لمس کردن که میتوان با دستها خود سرنوشت دیگری را رقم زد. سکنیه آزاد شد. از کابوس سنگسار و اعدام رها یافت. اما دستگاه تولید جنایت و اعدام هنوز بر مسند قدرت است و باید آن را نیز از اریکه قدرت به زیر کشاند. آزادی سکینه سقوط جمهوری اسلامی را نوید میدهد. کارشان را یکسره کنیم.




صدای زندانی آزادی این عزیزان و پیروزی کمپین بر علیه اعدام و سنگسار را به شما شاد باش میگوید

متن خبر از خبر گزاری انسا در باره ی ازادی سکینه 


ROMA - Sakineh Mohammadi-Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione per adulterio in Iran, e' stata liberata assieme al figlio e all'avvocato. A riferire all'ANSA della liberazione di Sakineh, di suo figlio e del suo avvocato, e' stato Taher Dyafarizd, membro della sezione italiana del Comitato antilapidazione con sede a Francoforte e responsabile dell'organizzazione Neda Days. Dyafarizd ha detto di aver appreso la notizia da fonti di Tabriz, citta' natale di Sakineh.

Nei mesi scorsi le autorita' iraniane avevano detto che la condanna alla lapidazione per adulterio era stata sospesa, ma che era in corso il processo alla donna per l'accusa di avere partecipato all'uccisione del marito.

Per la liberazione di Sakineh, nei mesi scorsi c'è stata una grande mobilitazione internazionale. ''E' una bella giornata per i diritti umani'', questo il primo commento del ministro degli Esteri Franco Frattini alla notizia della liberazione di Sakineh. ''Abbiamo appreso con gioia la notizia che il Comitato Internazionale contro la lapidazione ha dato e che stiamo verificando, per scrupolo, direttamente'', ha detto Frattini. ''La liberazione di Sakineh - cui le autorità iraniane sono giunte dopo i diversi appelli del governo italiano e della comunità internazionale è una decisione - ha osservato ancora il ministro - che merita il forte plauso e la soddisfazione di tutti''. ''L'Iran ha mostrato quel gesto di comprensione e clemenza che auspicavamo e lo ha fatto nell'esercizio delle proprie prerogative di Stato sovrano'', ha continuato il titolare della Farnesina. ''Di questo diamo atto, consapevoli che le prospettive di dialogo anche sui diritti umani con l'Iran si possano riaprire con spirito di rinnovata fiducia reciproca'', ha concluso.

ALEMANNO, VITTORIA DEL DIRITTO - "Salutiamo la liberazione di Sakineh come un atto di civiltà che aspettavamo da tempo, e che segna una vittoria del diritto aprendo spiragli di distensione e di dialogo". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito alla liberazione della donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio. "La battaglia per la sua liberazione - aggiunge - è stata condotta da Roma accanto alle molte organizzazioni che occupano di diritti umani e insieme a tutti coloro che credono nell'inviolabilità della vita. Come sindaco di Roma, capitale del diritto e della pace, voglio confermare - conclude Alemanno - la vicinanza della nostra città a tutte le Sakineh del mondo, con il nostro fermo sostegno alla lotta contro la pena di morte"
 


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